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EDITORIALE
Domanda provocatoria in copertina, per questo mese di set-
tembre dedicato alle nuove generazioni. Che sia rivolta a
quanti ancora si stanno domandando se i giovani siano am-
missibili nel Rotary? Ognuno la leggerà secondo la propria
inclinazione al cambiamento, linea di confine tra Rotariani
che sanno guardare al futuro, al passo con i tempi, in qualche
caso persino visionari; e Rotariani più conservatori, fervida-
mente ancorati a un’idea di Rotary che pur mantenendo un
suo indubitabile fascino, fatica nell’interazione con le dinami-
che dei nostri giorni.
I giovani, per fortuna sono ovunque. Nelle nostre famiglie portano entusiasmo e vitalità,
ogni giorno una nuova prospettiva sul futuro, e lì siamo pronti ad accudirli, a spronarli,
a facilitare la loro potenzialità espressiva. Perché non dovremmo dunque essere in grado
di farlo nel Rotary, spaccato della società - e non di una sola - e perciò suo eccezionale
interprete? L’Italia fa storia a sé, si dirà, con pochi altri paesi nel mondo dove l’èlite ro-
tariana si è davvero sempre riconosciuta per un approccio responsabilmente distinto alle
esigenze della comunità. E proprio perché è tra quelli che meglio hanno saputo conser-
vare un proprio autentico stile nell’approccio alla vita associativa, è tra le realtà rotariane
più in grado, oggi, di trasmettere alle nuove generazioni il valore del Rotary, nelle sue
mille e più sfumature.
Le pagine di questo numero della rivista sono dedicate in larga parte ai giovani, dalla
visione internazionale a quella di alcuni dei nostri Distretti: sembra essersi rapidamente
diffusa la consapevolezza di vivere un’epoca rotariana di grande cambiamento, sostenuta
dal conforto di avere nel tempo saputo educare nella nostra famiglia rotariana almeno un
paio di generazioni di fedeli custodi di una straordinaria identità. Quella che per essere
più forte pian piano si rinnova anche nel tratto e che sempre si compone della forza con-
tagiosa di entusiasmo e diversità. Il Rotary da vivere è questo, e certamente ci condurrà
ancora una volta, per conoscenza e condivisione, alla prospettiva di maggiore respiro, per
fare del bene insieme.
PROSPETTIVA
SUL MONDO
ROTARIANO
Rotary
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Andrea Pernice
