Il Presidente eletto H. S. Riseley si alza dalla sua scrivania:
è molto alto. Ha i capelli bianchi, una stretta di mano forte e
non indossa la cravatta. Si percepisce fin dall’inizio che ama
quel genere di scambio energico che può trasformarsi da serio
a spensierato, tanto da farne un uomo di ottima compagnia.
Emana competenza: appare subito la persona adatta per darti
consigli sulle tasse. È un buon punto di partenza consideran-
do che ha fatto proprio questo mestiere per 40 anni.
Riseley lavora vicino a Melbourne, in Australia, in uno studio
commercialista di cui è titolare, Ian Riseley & Co., dove fa
consulenze a compagnie locali e internazionali. Nel 2002
il governo australiano gli ha conferito il premio
AusAID
Peacebuilder
, come riconoscimento del suo lavoro per la
Repubblica Democratica di Timor Est. Ha inoltre ricevuto la
medaglia dell’Ordine d’Australia nel 2006 per il suo servizio
alla comunità.
Socio del Rotary Club Sandringham dal 1978, ha ricoperto
vari incarichi nel RI, tra cui: tesoriere, consigliere, ammini-
stratore, membro della commissione direttiva del Consiglio
centrale, membro di
task force
, presidente e membro di
commissione, governatore distrettuale. È stato insignito del
premio della Fondazione Rotary per il servizio per un mondo
libero dalla polio. Anche sua moglie, Juliet, è rotariana (ma
non nello stesso club) e anche lei è stata governatore distret-
tuale. I Riseley sono Amici di Paul Harris, Grandi Donatori e
membri della Bequest Society.
John Rezek, redattore per “The Rotarian”, ha incontrato
Riseley nel suo ufficio presso la sede centrale del Rotary a
Evanston, Illinois.
Come venne a conoscenza del Rotary e quando
decise di diventarne socio?
Un paio d’anni dopo aver aperto il mio studio, avevo come
maggior cliente un ospedale privato vicino al mio ufficio, il
cui amministratore legale era un rotariano. Un giorno mi invi-
tò a una conviviale per parlare del fantastico mondo dell’im-
posta sul reddito, e sì, se ve lo state chiedendo, in un modo
o nell’altro riuscirono a rimanere tutti svegli. Qualche setti-
mana più tardi mi contattò una seconda volta, e mi disse che
stavano per consegnare la
charta
a un nuovo club lì vicino, e
io chiesi: “Cosa è una
charta
?” (Questo spiega quanto spesso
utilizziamo termini rotariani senza accorgercene). Mi rispose
che stavano per costituire un nuovo club a Sandringham e mi
domandò se fossi interessato a partecipare alla prima convi-
viale. Io dissi: “Assolutamente si”. Tuttavia non ci andai, fu
molto sciocco da parte mia. Andai però al secondo incontro
e conobbi le altre 20 persone che erano presenti anche al
primo. Quegli individui rappresentavano l’élite degli affari di
Sandringham, e pensai, wow, questo è quasi un gruppo. Così
continuai a frequentare gli incontri e ottenemmo la
charta
–
ovvero, ottenemmo ufficialmente l’atto costitutivo del Club
nel novembre del 1978.
Si sentì subito a suo agio nel Rotary oppure ci
volle del tempo?
Mi sentivo piuttosto in imbarazzo, diciamo così, ma in realtà
fui a mio agio fin dall’inizio. Questo spiega molte cose sulla
natura dei soci fondatori del nostro Club. Stiamo parlando di
persone che gestivano attività di successo, eppure tutti erano
molto simpatici e di grande qualità: non mi fecero sentire il
proprietario di uno studio di commercialista da quattro soldi
all'angolo della strada. Questa è una delle meraviglie della
nostra organizzazione – siamo tutti uguali. Penso che questa
sia una cosa davvero molto importante.
Molti dei suoi amici sono rotariani?
Le mie amicizie all’interno del Rotary non derivano solo
dal mio Club. Provengono anche da altri club del distretto.
SERIAMENTE DIVERTENTE
Il Presidente eletto Ian Riseley: come attirare nuovi membri, costruire club forti e stringere amicizie durature.
15 incontri
PRESIDENTE ELETTO
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