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INCONTRI
preciso lavoro venga portato a termine. In precedenza, la
nostra difficoltà consisteva nella scarsa qualità dei SIA. O le
vaccinazioni non venivano fatte in modo adeguatamente qua-
lificato, o se erano qualificate venivano modificate all’ultimo
minuto, e gli operatori che si prestavano a questi lavori non
erano il personale più qualificato. Così, nel tempo, la qualità
della cultura e del sistema è migliorata straordinariamente.
Chi finanzia i centri operativi di emergenza?
Sono finanziati da un grant della Bill & Melinda Gates Foun-
dation.
La Gates Foundation provvede ai fondi per le costruzioni,
l’attrezzatura, e i costi operazionali, ma tutto il resto è garan-
tito dai vari partner (Rotary, Organizzazione Mondiale della
Sanità, UNICEF, e i centri americani di controllo e prevenzio-
ne delle malattie). Sospetto che, avendo visto l’efficacia di
questo sistema, se il governo intraprendesse un altro grande
intervento sanitario, verrebbero usati i COE.
Quanto il Rotary e i suoi partner sono stati capaci di
convincere le autorità del governo nigeriano che il de-
bellamento della polio è così importante?
Attraverso la partecipazione diretta del Rotary e dei partner
di alto profilo. La Gates Foundation e la Dangote Foun-
dation, lavorando insieme per l’eliminazione della polio,
hanno incontrato i governi degli stati nigeriani di Kano e
di Bauchi, e poi quello di Sokoto, per rinforzare le immu-
nizzazioni di routine e per supportare l’operato per la polio.
Mettono pressione ai governi e hanno molta influenza. Ma
adesso c’è questa sensazione che la polio non esista più.
Perché continuare con gli aiuti finanziari? Per questa ragio-
ne vorremmo aumentare il gruppo di rotariani con base ad
Abuja in modo da far pressione sull’Assemblea Nazionale
per ottenere un budget che possa assicurare la possibilità
di continuare a sostenere l’eliminazione della polio agli
stessi livelli che stiamo raggiungendo ora, e per incremen-
tare gli investimenti per l’assistenza sanitaria primaria, in
La Nigeria ha introdotto il vaccino inattivo antipolio a partire da febbraio.
Il passaggio nella somministrazione tra il vaccino attivo a inattivo rappresenta una strategia chiave nella campagna finale contro la polio.