FOCUS
/ OBIETTIVI DEL MILLENNIO
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ROTARY
ottobre 2013
crisi del debito messicano nei primi anni ‘80 e la recessio-
ne dei primi anni ‘90.
Guardando al futuro, l’Indagine dell'OCSE sui piani di spe-
sa dei paesi donatori per il periodo 2012-2015 suggerisce
che gli “aiuti globali programmabili” possano aumentare
del 6% in termini reali nel 2012. Tuttavia, questo è princi-
palmente dovuto al previsto aumento dei prestiti agevolati,
da parte delle agenzie multilaterali, finanziati da ricostitu-
zioni di capitale durante il periodo 2009-2011.
A livello mondiale, le proiezioni sugli aiuti programmabili
indicano dal 2013 un probabile stallo.
Tale evoluzione è confermata anche da dati precedenti,
secondo i quali pare ci vogliano diversi anni dall’inizio
di una recessione, prima che i flussi di aiuti ne risentano
effettivamente.
In base alle previsioni degli attuali donatori, ci potrà essere
un rallentamento degli aiuti che varierà tra le regioni in
via di sviluppo. Gli “aiuti programmabili” per l’America
Latina è probabile che continuino a scendere, mentre po-
tranno crescere lievemente per i paesi dell'Asia centrale e
meridionale, tra cui il Bangladesh, il Myanmar e il Nepal.
L'indagine prevede peggioramenti per l'Africa, anche se i
recenti avvenimenti nel Sahel e nei paesi del Nord Africa
potranno comportare qualche riprogrammazione verso
l'alto.
Per i paesi definiti in situazione di fragilità (46 nel 2011),
l'indagine prevede vari cambiamenti nelle pianificazioni. I
maggiori incrementi sono attesi per la Repubblica Demo-
cratica del Congo e il Kenya, e il più grande calo per Haiti
e l’Afghanistan.
Nel 2009-2010, su un totale medio annuo di 94,7 miliardi
di dollari in aiuti assegnabili per settore, il 26%, è stato
diretto al raggiungimento degli obiettivi di parità tra i sessi
e per l'empowerment delle donne.
AUTI IN CALO, COME UNA PARTE DEI RED-
DITI TOTALI DEI PAESI DONATORI: STESSA
FLESSIONE ANCHE PER I PAESI MENO SVI-
LUPPATI E L'AFRICA SUB-SAHARIANA
La percentuale di aiuti riferita al Reddito Nazionale Lordo
dei donatori appartenenti all’OCSE-DAC, è aumentata tra il
2000 e il 2010, raggiungendo lo 0,32 %, per poi scendere
allo 0,31 % nel 2011.
Gli aiuti continuano a concentrarsi sui paesi più poveri,
con il gruppo dei paesi meno sviluppati che riceve circa un
terzo dei flussi di aiuti totali dei donatori. Gli aiuti ai paesi
meno sviluppati sono cresciuti lentamente da un minimo
dello 0,05% alla fine del 1990, allo 0,11% del reddito na-
zionale lordo dei donatori nel 2010, portandolo più vicino
all’obiettivo delle Nazioni Unite (0,15%).
L'aiuto bilaterale all'Africa sub-sahariana (che comprende
31 dei 48 paesi meno sviluppati, così come 14 dei 31
paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare) è stato di
0
0.05
0.10
0.15
0.20
0.25
0.30
0.35
0.40
1990
1994
1998
2002
2006
2011
Total ODA
ODA to LDCs
Total ODA
ODA to LDCs
Nel grafico:
l'assistenza allo sviluppo da paesi OCSE-DAC in percen-
tuale del reddito nazionale lordo dei paesi donatori,dal 1990 al 2011.
OBIETTIVO: PRESTARE ATTENZIONE ALLE NECESSITÀ DEI PAESI MENO SVILUPPATI, DI
QUELLI SENZA SBOCCO SUL MARE, DEI PICCOLI STATI INSULARI IN VIA DI SVILUPPO.
t le aiuti pubblici
Aiuti pubblici ai
paesi meno sviluppati