

GLOBAL GRANT
CAINE:
Non farei niente di diverso. L’impegno ne è valso la
pena - aiutare a stabilire un centro di valore e sostenibile, che
potrebbe organizzare corsi per Paesi partner. Abbiamo scelto
un grande progetto per una sovvenzione globale e abbiamo
avuto la fortuna di collaborare con veri professionisti dell’
Al-
bany Medical Center
.
ISHII:
Ci piacerebbe che il prossimo gruppo di formazione
avesse più competenze nella lingua giapponese. Estenderem-
mo poi la formazione da 45 giorni ad almeno tre mesi.
SUSSMAN:
Avremmo una visione più realistica del tempo
necessario per eseguire un progetto su larga scala, valutare la
comunità, organizzare, testare, valutare, correggere, espan-
dersi (se richiesto) e cadenzare le fasi come se il programma
fosse adottato dal governo.
RAJASEKAR:
Non cambierei una singola cosa. È stato un
piacere lavorare con i nostri soci, tutti così concentrati sul
servire la comunità.
Se poteste dare dei consigli agli altri club in conside-
razione di una sovvenzione globale, cosa suggerireste?
BAKER:
Realizzare un progetto pilota - una versione più
piccola di quanto si intende fare per la sovvenzione globa-
le. Questo darà l’opportunità di provare alla gente la vostra
volontà di servire e permetterà di avere una migliore visione
degli altri club e delle organizzazioni non governative con le
quali poter collaborare.
BRAUN:
Conoscere sempre i propri partner del club locale. I
progetti richiedono molto tempo, per questo servono persone
dedite per assicurarsi il successo.
NASARD:
I club locali devono essere efficienti nell’esecuzio-
ne del progetto e accurati nel condividere le informazioni con
i club partner per essere sicuri che il progetto sia in buone
mani.
BISWAS:
I club sponsor internazionali non necessariamente
devono dare grandi contributi. Il loro coinvolgimento è mol-
to più importante. Noi incoraggiamo sempre i nostri club
partner a visitarci, e facciamo il possibile per aiutarli nel
soggiorno. L’esperienza che portano a casa ci aiuta a stabilire
continue relazioni e collaborazioni su vari progetti.
CAINE:
Scegliere un progetto convincente e meritevole; cre-
are un’attrattiva di ampio raggio per ottenere i finanziamenti;
e descrivere chiaramente il valore del progetto.
OPPERMANN:
Assicurarsi di ciò che è necessario coinvol-
gendo la comunità. Assicurarsi che il progetto rientri in una
delle sei aree di intervento del Rotary e, se così non fosse,
riprogettare la sovvenzione globale o considerare di reperire
finanziamenti attraverso altre fonti.
COLEMAN:
Essere sicuri che quello che si pensa di fare
non è solo quello che serve ma anche quello che vuole la
comunità. Questo è stato un elemento essenziale per il nostro
successo. Nel nostro caso l’
Albany Medical Center
è stato
pronto, disponibile e capace di partecipare. Avere partner
d’eccellenza aiuta a raggiungere obiettivi d’eccellenza.
SILVERS:
Iniziare molto presto perché la burocrazia può
richiedere mesi. Se state creando un gruppo di formazione
professionale, considerate di crearne uno e di amalgamarlo
con i professionisti locali. Questa scelta può risultare decisiva
per la validità e l’effettività della formazione.
Perché pensate che sia importante per i rotariani dona-
re alla Fondazione Rotary?
SILVERS:
Abbiamo mani, cuori e menti rotariane nei vari
Paesi per assicurarci che i nostri contributi vengano impie-
gati per fare ciò che vogliamo. Inoltre, abbiamo il
Cadre
dei
consulenti tecnici della Fondazione a supporto dei nostri club
in tutte le fasi della sovvenzione e a garanzia della respon-
sabilità.
OPPERMANN:
La risposta è semplice. Noi rotariani non
possiamo fare il bene che facciamo globalmente senza le
donazioni alla Fondazione Rotary.
CAINE:
La Fondazione Rotary rappresenta il nucleo di quello
per cui ci battiamo - aiutare gli individui e le comunità a otte-
nere migliori condizioni di vita e un futuro più roseo. Quando
doniamo alla Fondazione siamo sicuri di finanziare una delle
fondazioni meglio gestite al mondo.
COLEMAN:
La sinergia della Fondazione Rotary porta i rota-
riani di tutto il mondo a unirsi per raggiungere più di quello
che potremmo fare individualmente. Non riguarda solo i sol-
di, riguarda la partnership.
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ROTARY
maggio 2017
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