Rivista Rotary | Marzo 2015 - page 13

obiettivo non è quello di ridurre ma di sradicare la fame. Il
Rotary ha dimostrato di essere un’istituzione solida, insieme
possiamo realizzare questo sogno”.
Ma qual è il punto sulla denutrizione? Il mondo non produce
abbastanza cibo?
Sin dai primi interventi dei relatori si capisce che non è così.
Il problema riguarda piuttosto l’accesso al cibo e la distribu-
zione delle risorse, come hanno spiegato Patrick Chisanga,
presidente Reach Out to Africa, e Giovanni Puglisi, rappre-
sentante UNESCO. “Non si vince producendo più cibo – ha
detto Puglisi - ma rendendolo accessibile a tutti. La redistri-
buzione delle risorse è l’unica via per uno sviluppo sostenibi-
le e per la pace. Un bambino che muore per denutrizione è
un bambino assassinato”.
Sviluppare strategie per facilitare l’accesso al cibo è l’obiet-
tivo del CFS (Committee on World Food Security). Il sistema
di controllo e coordinamento passa soprattutto per l’incenti-
vazione dello scambio di approcci ed esperienze di successo
tra gli attori coinvolti (Stati membri della FAO, Organizzazioni
Non Governative ecc). A rappresentare il CFS è stato il vice-
presidente Gustavo Infante. A seguire, Anna Lartey, direttore
Divisione Nutrizione FAO, ha condiviso i dati sul numero
preoccupante di persone malnutrite, nel senso che si nutrono
male, nei Paesi sviluppati. Denutrizione e malnutrizione sono
due facce della stessa medaglia. Un paio di soluzioni già in
atto riguardano l’utilizzo di pasti a base lipidica e lo svilup-
po di sistemi agricoli mirati. Stiamo parlando di nutrition
sensitive agricolture, il concetto è semplice: “Se si riscontra
mancanza di ferro in una data popolazione, si investe nella
produzione di prodotti che contengono ferro - spiega Laura
Rossi del Consiglio di Ricerca per l’Agricoltura-. La salute
passa per l’assunzione equilibrata di tutti i principi nutrien-
ti”. Non abbiamo solo bisogno di riempire lo stomaco, conta
anche la qualità del cibo, discorso che si lega ai dati rilevanti
su obesità e altre patologie da malnutrizione. Bisogna quindi
promuovere, alla base di un’azione economica e scientifica,
un’educazione alimentare e culturale.
Cos’ha fatto il Rotary in questo campo? Quali progetti sono
legati al tema agroalimentare?
A illustrarlo, nell’ambito di un resoconto incentrato sulle aree
d’intervento della nostra organizzazione, è stato Silvio Piccio-
ni, coordinatore regionale Rotary Foundation 2015-2016. “Il
progresso economico nelle comunità ha un ruolo primario per
combattere la malnutrizione, - ha riferito Piccioni - lo svilup-
ROTARY DAY / FAO
13 Rotary Day / FAO
Carlo Noto La Diega, Governatore del Distretto 2080 RI.
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