presidente emerito (qualifica che mantenne per tutta la vita),
rimase silente sulle questioni organizzative per almeno un
decennio. E anche in seguito intervenne sporadicamente nei
dibattiti e raramente partecipò ai congressi internazionali,
limitandosi all’invio di messaggi e di formule di saluto, tanto
più dopo l’infarto che lo colpì nel 1929. Indipendentemente
dalle sue condizioni di salute, questo fu un ruolo che egli si
scelse liberamente: tracciate le linee guida dell’associazione,
altri dovevano occuparsi del suo sviluppo e rassodarne le
strutture. Chi svolse un’attività fondamentale in questa dire-
zione fu un’altra grande figura di rotariano: Chesley R. Perry,
nominato segretario gene-
rale nel 1910 in occasione
della prima Convention di
Chicago, carica che man-
tenne fino al 30 giugno
1942. Paul Harris definiva
se stesso l’architetto del
Rotary, mentre conside-
rava Perry il costruttore.
Perry fu indubbiamente un
instancabile organizzatore,
che univa a una ferrea de-
terminazione realizzatrice
un carisma che manifesta-
va in tutte le sue numerose iniziative e i suoi contatti inter-
nazionali. A giusto titolo andrebbe considerato uno dei padri
della nostra associazione Rotary.
Nel 1928 Chesley Perry chiese a Paul Harris di raccontare la
storia della sua vita e quella della nascita dell’associazione di
cui era stato il fondatore.
Ne uscì appunto un vo-
lumetto, al quale, come
abbiamo visto, fu dato il
titolo:
The Founder of
Rotary
. Per sua stessa
confessione, Paul Har-
ris aveva sempre prova-
to una naturale riluttan-
za a scrivere le proprie
memorie, pur essendo
grato per la sensibilità
di coloro che gli chiede-
vano di farlo. Fu soddisfatto Perry di quanto aveva ottenuto
da Paul Harris? Mi sembra di capire che egli si aspettasse
di più. Nell’introduzione egli presenta l’opera con queste
parole: «Questo piccolo libro è una storia intima di una vita
ricca di eventi, scritta dallo stesso uomo che l’ha vissuta.
Ci si riferisce spesso all’autore come al Padre del Rotary. È
per questo che i rotariani hanno chiesto da tempo di cono-
scere meglio quest’uomo. La redazione della presente opera
biografica risponde a quell’esigenza». Perry fa riferimento
soprattutto al contenuto biografico dell’opera: «Una storia
intima». E in effetti l’autore, che scrive in terza persona,
dedica gran parte dell’operetta alla narrazione di eventi della
sua vita e soprattutto al ricordo nostalgico dei giorni della sua
fanciullezza. Sono poche, in proporzione, le pagine che dedi-
ca alla fondazione del Rotary, alla sua espansione nel mondo,
alle concezioni di fondo che ne ispirarono la costituzione.
Nelle sue riflessioni Paul Harris insiste sul valore prevalente
61 Paul Harris
IL PENSIERO AUTENTICO
Paul Harris definiva se stesso
l’architetto del Rotary,
mentre considerava Perry
il costruttore.
[...] i rotariani hanno chiesto da tempo di
conoscere meglio quest’uomo. Questo libro è
una storia intima di una vita ricca di eventi,
scritta dallo stesso uomo che l’ha vissuta.
}
}
{
{
Chelsey R. Perry