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RON D. BURTON
Nella giornata conclusiva del congresso, prima dei saluti fina-
li del Presidente Tanaka, il Presidente eletto Ron D. Burton
ha preso la parola per salutare tutta l’assemblea.
“Sono stati quattro giorni incredibili. Un convegno Rotary dà
veramente la possibilità di vedere l’umanità al suo meglio,
con decine di migliaia di persone, provenienti da ogni angolo
del mondo, che si riuniscono in amicizia per un semplice mo-
tivo: la nostra fede condivisa nel motto Service Above Self”.
Ha poi parlato del Piano di Visione Futura, la nuova modalità
di sovvenzioni che caratterizzerà la Rotary Foundation, che
servirà a semplificare l’azione rotariana, partita il 1° luglio.
“Ed è per questo che siamo pronti per avviare l’obiettivo
più alto che ci poniamo come Rotariani, nei nostri club, e
attraverso la nostra Fondazione, con la nuova struttura delle
sovvenzioni della Fondazione che abbiamo finora chiamato
Visione futura.
Future Vision è un nuovo modo di pensare al servizio del
Rotary, e una nuova era per la nostra Fondazione. Prende
tutto ciò che è meraviglioso del Rotary e lo porta a un nuovo
livello, incoraggiando i Rotariani a servire nei modi a loro più
congeniali, pur mantenendo la flessibilità di servire nei modi
che abbiamo scelto. Ma il Rotary può sentirsi vivo solo grazie
ai suoi soci, solo grazie ai Rotariani; sia a quelli che fanno
parte del RI da tempo, sia (e soprattutto) a quelli nuovi, che
verranno, che ogni rotariano deve impegnarsi a cercare e a
fare entrare nella famiglia del Rotary.
È tempo per noi di riconoscere che la vera sfida che abbia-
mo di fronte non è solo portare nuovi soci nel Rotary ma
di trasformare i nuovi membri in veri Rotariani. Bisogna
aiutare i nuovi membri a impegnarsi nel Rotary, aiutandoli
a capire che tipo di potenziale il Rotary offre loro, e come il
loro servizio nel Rotary può cambiare la vita. Perché la cosa
meravigliosa del Rotary è che mentre non può fare tutto per
tutti, offre così tante opportunità per ognuno di noi nel Rotary
oggi, che penso sarebbe difficile trovare un rotariano che non
riesca a trovare qualcuno che potrebbe seguirlo.
Il Rotary è per tutti, è per chiunque decida che vuole impe-
gnarsi per gli altri, per cambiare la vita degli altri, perché
cambiando quelle vite cambiamo anche la nostra, ci impe-
gniamo davvero.
Nel 1905, quando Paul Harris fondò il Rotary, la sua idea era
di un club per persone che la pensavano allo stesso modo,
che avevano la stessa mentalità, valutavano le stesse cose,
avevano obiettivi e idee simili. Ma non c’è niente nel Rotary
che dice che tutti noi dobbiamo fare le stesse cose. In effetti,
quasi tutto del Rotary abbraccia le cose in cui siamo diversi.
Basta guardarsi intorno: quanti paesi, quante lingue sono in
questa stanza oggi? Quante diverse professioni, sfondi, le
religioni, quante storie diverse Rotary? Il Rotary è abbastan-
za grande per tutti noi. Tutti abbiamo qualcosa da dare. In
ogni fase della nostra vita e delle nostre carriere, il Rotary ha
qualcosa per tutti noi, un modo per farci fare di più, essere di
più, e dare di più. Un modo per noi per fare della nostra vita
qualcosa di più. Perché è quello che fa il Rotary”.
Da qui il motto scelto dal Presidente Burton per il nuovo anno
rotariano “
Engage Rotary, Changes Lives
”.
il
Presidente
2013/2014