Rotary | Luglio Agosto 2013 - page 59

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do per lo stesso posto, ho rivisto la stessa ragazza che teneva
lo stesso bambino molto piccolo in grembo. Si sedettero sul
bordo della rotatoria. Quando abbiamo ripreso a guidare di
nuovo, ho visto il suo viso. Era coperto di sporcizia. Ma la
sua espressione era impegnata e animata. Stava facendo un
disegno con il dito, nella polvere, per la sua sorellina.
Nel mezzo di quella terribile situazione di fame e di pericolo
e di bisogno, la ragazza stava facendo qualcosa di così natu-
rale e così ordinario. Stava cercando di fare sorridere la sua
piccola sorella.
Mentre guardavo, il volto di quella bambina, in quel momen-
to, sembrava cambiare. Non vedevo il volto di un bambino di
strada indiano. Vedevo il volto di mia nipote, Rio. Vedevo Rio
seduta lì, con la sorella più giovane, Rui.
La vedevo seduta sul ciglio della strada, sporca, affamata
e abbandonata. La vedevo tenere Rui in braccio, fare un
disegno per lei, per farla sorridere. L’ho vista, guardare le
macchine che andavano oltre, e in attesa di una persona che
si fermasse ad aprire un finestrino, per far cadere una moneta
o per versare qualche sorso d’acqua.
Quelle due bambine erano solo due dei tanti milioni. Ma non
sono diverse dalle due bambine che sono così preziose per
me. Hanno altrettanto bisogno di me. Hanno bisogno di noi
ancora di più. Quando ho visto quelle bambine, ho realizzato,
come non avevo mai immaginato e compreso prima, quanto
sia importante il Rotary.
Quest’anno, ho visto tanti modi con cui i Rotariani hanno
costruito un mondo migliore. E ho visto quanto ci è rimasto
da fare, e perché è così importante che si lavori insieme per
costruire un Rotary più grande e più forte, con più membri e
club più attivi, con una base ancor più robusta. Amici miei,
vi auguro il meglio per finire quest’anno rotariano di pace
attraverso il servizio. E vi auguro tutto il successo nel nuovo
anno rotariano per
Engage Rotary, Changes Lives
”.
Ed Futa
, Presidente del Comitato per la Convention di Lisbona, viene ringraziato da
Sakuji Tanaka
, durante la cerimonia di chiusura.
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