55 premio Galilei
Il Premio Galilei
INNOVAZIONE e TECNOLOGIA al centro.
di
G
iuseppe
M
eucci
- P
ast
P
resident
RC P
isa
É un premio “Galilei” che si apre sempre più al mondo dei
giovani e alle nuove frontiere della ricerca quello che anche
quest’anno ha attirato l’attenzione del mondo della cultura,
non soltanto italiano. E il primo sabato di ottobre a Pisa è
andata in scena un’edizione particolare del premio che ormai
da tempo è considerato un fiore all’occhiello dei Rotary Club
italiani. Fondato più di mezzo secolo fa da Tristano Bolelli
per segnalare ogni anno due eminenti studiosi, uno straniero
nell’ambito umanistico, l’altro italiano individuato nel campo
scientifico, il premio dei Rotary italiani si è trovato per la
seconda volta a fare da introduzione a un altro importante
appuntamento di livello internazionale che non a caso si è
svolto anch’esso a Pisa, patria dello scienziato che ha spa-
lancato nuovi orizzonti alla ricerca.
Pisa, che accoglie una delle più importanti università italiane
oltre alla Scuola Normale Superiore e la Scuola Sant’Anna e
dove è nato il primo corso di laurea in informatica in Italia, è
infatti la sede dell’Internet Festival, un appuntamento ricco
di eventi e di relatori illustri dedicato agli sviluppi della rete
e alle innovazioni. In questo quadro la figura e l’opera di
Galilei, le cui ricerche sono l’atto di nascita della moderna
metodologia della ricerca senza la quale Internet non sarebbe
esistita, sono state al centro di iniziative importanti e anche
l’occasione per ricordare che proprio da Pisa Guglielmo Mar-
coni impresse nel 1912 una svolta decisiva alla storia delle
comunicazioni “wireless” trasmettendo per la prima volta in
America un messaggio dalla stazione radio che aveva fatto
costruire alle porte della città.
Quale migliore cornice, dunque, di quella che si crea nella
prima settimana di ottobre a Pisa per gettare un fascio di
luce proprio sul premio che i Rotary italiani hanno intitolato
a Galileo? Un premio che continua a rappresentare al meglio
una delle vocazioni più autentiche e condivise del Rotary,
quella del sostegno alla cultura, alla libera circolazione delle
idee, alla ricerca scientifica senza barriere e senza confini.
Strutturato con una formula originale e irripetibile, che è la
ragione stessa del suo prestigio, il premio vede una giuria
italiana scegliere di anno in anno, a seconda delle varie
discipline prese in esame, lo studioso straniero che più au-
torevolmente ha approfondito temi su singoli aspetti della
civiltà italiana, dall’archeologia alla letteratura, dalla storia
del diritto a quelle della musica e della scienza. Da alcuni
anni poi viene premiato anche uno studioso italiano che si
è distinto nell’ambito delle scienze applicate, questa volta
scelto da una giuria internazionale.
PREMIO GALILEI