TESTIMONIANZE
LASFIDADELLACONNETTIVITÀ
Fabio Storchi e la quarta rivoluzione industriale
Fabio Storchi è presidente e AD della Comer Industries Spa di
Reggiolo (Reggio Emilia), che conta 1.300 dipendenti, attiva
nel settore della meccatronica. È leader internazionale nella
progettazione e produzione di sistemi avanzati di ingegneria
e soluzioni di meccatronica per la trasmissione di potenza,
destinati ai principali costruttori mondiali di macchine per
l’agricoltura e l’industria.
Il 14 giugno 2013 a Genova, nel corso dell’Assemblea Na-
zionale, Storchi è stato eletto Presidente di Federmeccanica,
ovvero la federazione sindacale dell’industria metalmeccanica
italiana che fa capo a Confindustria. Costituita nel 1971,
associa circa 12.000 imprese che occupano più di 900.000
addetti e tutela gli interessi dell’industria metalmeccanica
nell’ambito dei problemi del lavoro, in particolare nell’area
sindacale. Federmeccanica rappresenta e assiste le imprese
metalmeccaniche italiane nei rapporti con le organizzazioni
sindacali, con le istituzioni dello Stato e stipula il contratto
collettivo nazionale di lavoro per la categoria.
Fabio Storchi è socio del Rotary Club Reggio Emilia di cui è
stato Presidente per l’anno rotariano 2012-2013.
I mezzi d’informazione e il dibattito pubblico sono concentrati
sull’attualità dell’economia e sulle difficoltà che il nostro
Paese ha nell’avviare una nuova stagione di sviluppo. Non le
chiedo, dunque, di parlarci della congiuntura, bensì di appro-
fondire il tema della “Grande Trasformazione” in atto indican-
do anche, se possibile, la via per affrontarla.
Riferendomi a quella che lei definisce giustamente “Grande
Trasformazione”, voglio ricordare che, nel gennaio scorso,
Klaus Schwab, presidente del World Economic Forum di Da-
vos, ha aperto i lavori con una riflessione sul cambiamento. In
sintesi, ha evidenziato che siamo sull’orlo di una rivoluzione
tecnologica destinata a modificare il nostro modo di vivere, di
lavorare e di relazionarci l’uno con l’altro. Un evento che, nella
sua dimensione, nei suoi possibili esiti e nella sua comples-
sità, rappresenterà qualche cosa che il genere umano non ha
mai sperimentato in precedenza. La visione di Klaus Schwab
è semplice e, al tempo stesso, densa di implicazioni: dopo la
macchina a vapore, dopo l’elettricità e dopo l’elettronica, che
hanno portato alla prima, seconda e terza rivoluzione indu-
striale, si dischiude una nuova era: quella della connettività
e della rete.
Di che cosa si tratta?
È la quarta rivoluzione industriale. Le novità sono molte e tutte
significative. L’intelligenza artificiale, attraverso il computer
e gli altri strumenti digitali, inizia a sostituirsi al lavoro della
mente, così come il motore a vapore e le successive evoluzioni
avevano fatto nel XVIII secolo con il lavoro delle braccia. Ini-
ziamo ormai a comprendere dove porterà la convergenza digi-
tale di hardware sempre più veloci e meno costosi e di software
sempre più sofisticati e adattabili. Nel prossimo futuro, molte
delle cose che sono intorno a noi saranno connesse tra loro.
L’effetto più immediato di questa rivoluzione digitale sarà, tra
le altre cose, la “fabbrica intelligente”, ovvero Industry 4.0,
come è stata definita dai tedeschi. Da quando, nel 2012, la
rivista “The Economist” ha scoperto la manifattura digitale,
l’offerta di tecnologie – come la stampa 3D, la realtà virtuale,
il CloudComputing, l’internet delle cose e i big data – è cre-
sciuta a ritmi esponenziali.
Fabio Storchi è socio del Rotary Club Reggio Emilia
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