A cosa servono le leggi senza un cambio dei costumi
. Così
scriveva Orazio, diversi secoli fa, su una “vecchia malattia”
del genere umano: la corruzione. L'argomento è stato votato a
maggioranza semplice dai 13 governatori italiani come tema
Legalità per l'anno 2016-2017.
Da qualche giorno mi trovo a riflettere e a cercare di capire
una serie di comportamenti complessi che presentano sfac-
cettature deleterie per lo sviluppo economico e sociale di un
Paese e per la sua stessa democrazia.
In questa fase di studio del tema, più mi documento e più mi
pongo domande a cui, obiettivamente, non sono in grado di
dare esaurienti risposte.
Sono gli uomini corrotti che corrompono a loro volta la so-
cietà? Oppure è la realtà sociale, corrotta, che induce i suoi
stessi cittadini a corrompere?
Pare che la scienza abbia dimostrato che “per bene” si na-
sce, mentre corrotti e corruttori si diventa, e poi la corruzione
o l'onestà di un Paese quanto influisce sul comportamento
dei giovani?
L'argomento ha mille sfaccettature e presenta diversi aspetti
interessanti da analizzare.
La Corte dei Conti definisce il fenomeno “endemico” e “si-
stemico” non solo atto a pregiudicare l'economia di una na-
zione, ma anche lesivo perché causa di danni irreversibili che
distruggono ricchezza e risorse, con un grave deterioramento
del tessuto sociale del Paese.
Infatti, dove alberga la corruzione cresce il malaffare e il de-
grado morale, lasciando ampi spazi alla criminalità. Quando
si parla di corruzione, in realtà, si fa riferimento a due reati
ben precisi: corruzione e concussione. Le denunce si pre-
sentano, quasi sempre, con il doppio reato: la corruzione ha
luogo quando si offre denaro per ricevere vantaggi personali,
mentre la concussione si attua quando si hanno richieste di
denaro in cambio di favori da elargire.
LA CORRUZIONE CI RUBA IL FUTURO
Un freno per lo sviluppo, un danno per tutti
Come combattere la corruzione per garantire ai giovani una società più responsabile.
OPINIONI
38
ROTARY
settembre 2016
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