Rivista Rotary | Novembre 2014 - page 41

VITA DOPO UN DISASTRO
Anche se la struttura finanziaria, che ha sostenuto i
soccorsi e il recupero dopo il disastro dello tsunami del
2004 nell’Oceano Indiano e il terremoto di Haiti del
2010, è cambiata, la Fondazione Rotary ha ancora un
ruolo da svolgere per la ricostruzione a lungo termine.
John Osterlund, direttore generale della Fondazio-
ne, ritiene che, dopo molte discussioni, “il Rotary
ha finalmente raggiunto la consapevolezza che non
siamo e non dovremmo mai essere un’organizzazione
di prima risposta. Ma dato che i nostri programmi di
sovvenzione sono a disposizione di tutti, questa è una
bella occasione per la Fondazione Rotary di svolgere
un ruolo a lungo termine nel ripristino post evento”. E
fa notare che alcuni club e distretti hanno gettato le
fondamenta per essere in grado di finanziare i progetti
per la ricostruzione.
“Penso che siamo giunti al punto in cui lo staff, per la
prima volta dopo tanto tempo, ha ben chiaro quale sia
il nostro ruolo. Oltre la Fondazione, c’è una quantità
incredibile di attività club-to-club che nasce dopo un
disastro. A Evanston siamo al di fuori di questo, quasi
completamente”.
Anche se i progetti di sovvenzione globale devono
rientrare nelle sei aree d’intervento della Fondazione
e soddisfare i requisiti di sostenibilità, Osterlund af-
ferma che “c’è tanto margine d’azione nelle specifiche
esigenze che ci vengono suggerite”.
Ad esempio, la costruzione di scuole può rientrare
nell’alfabetizzazione e nell’istruzione. La revisione
dei finanziamenti globali, entrata in vigore in tutto
il mondo lo scorso anno, tramite le nuove direttive
di grant-making, ha riguardato i 17 finanziamenti di
ripristino post-emergenza nelle Filippine, che hanno
interessato le aree di salute materna e infantile, di
alfabetizzazione e di istruzione, di acqua e dei servizi
igienico-sanitari, e di prevenzione delle malattie.
Ci sono stati anche altri cinque finanziamenti nelle
stesse aree in Indonesia, e uno in Giappone.
“Se accetti che non siamo un’organizzazione di primo
intervento e capisci che il nostro ruolo è quello di un
recupero a lungo termine, guadagni un po’ di tempo
per valutare i bisogni della comunità che si sta ripren-
dendo dal disastro. Allo stesso tempo tu sei più infor-
mato nell’organizzare un finanziamento. Il vantaggio
del tempo ti permette di farlo bene”.
FONDAZIONE ROTARY
& INTERVENTI
41 focus
Una studentessa in una scuola provvisoria, Sri Lanka post-tsunami.
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