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saster)” osserva. Quel gruppo era guidato da Janet Sharma,
del Rotary Club di Englewood, New Jersey, direttore esecu-
tivo del Volunteer Center di Bergen County, che permise di
organizzare le conference calls tra 50 organizzazioni.
Sharma dice che anche se il Rotary è un’organizzazione
strutturata per aiutare meglio nel superamento dell’emer-
genza a lungo termine, i rotariani hanno svolto un ruolo
fondamentale nei primi momenti dei soccorsi. Sono stati
“essenziali all’inizio, per far partire gli aiuti”.
Dopo la fase di emergenza, racconta Bonnie, lei e Wells
hanno concentrato l’attenzione nel quartiere, con finanzia-
menti per “cose che potessero portare beneficio al maggior
numero di persone”. I rotariani aiutarono a ricostruire un
centro per anziani, e ripristinato una caserma dei pompieri
e un parco giochi.
“È stato il periodo peggiore, ma è stato anche il migliore
di tutti i tempi, perché ha tirato fuori il meglio dalle perso-
ne”, dice. Ma lei osserva che le migliori intenzioni a volte
possono creare un involontario “disastro nel disastro”: una
valanga di beni donati inutilizzabili.
Un suo vicino di casa “del sud”, Sheila Vinton, ricorda la
telefonata ricevuta da un coordinatore da parte di una per-
sona che aveva appena inviato 15 materassi usati. La sua
risposta fu: “rimandali indietro”.
Barry Rassin ha riscontrato un problema simile ad Haiti:
“La gente non deve inviare le cose di cui vuole sbarazzarsi.
Come un rotariano di Haiti ha indicato: “Si prega di non
inviare i vestiti che non mettono più i vostri figli.” Sirower,
Vinton, e Rassin sono d’accordo su una semplice linea
guida: prima di inviare qualsiasi cosa, bisogna capire quali
siano i reali bisogni.
A tal fine, Rassin vorrebbe che il Rotary stabilisse “un ramo
organizzativo che trasmetta le informazioni, così coloro che
vogliano donare dopo un disastro possano sapere ciò di cui
c’è bisogno - per esser sicuri che le cose giuste vengano
inviate al posto giusto, al momento giusto”. Anche se è
consapevole che il soccorso non è l’obiettivo principale del
Rotary, Barry sottolinea che i distretti e i club aiutano sem-
pre dopo i disastri: “abbiamo bisogno di intervenire con più
strutture, e il Rotary può aiutare i club a farlo”.
Mobili e arredi per la casa, spediti ai residenti di Toms River.
10.000 dollari in lavatrici e asciugatrici, distribuite ad Atlantic City.
VITA DOPO UN DISASTRO