Rivista Rotary | Novembre 2014 - page 67

NOTIZIE ITALIA
67 notizie italia
sulla strada di soluzione. Grazie al loro
lavoro, il contributo dei medici volon-
tari anche provenienti dal nostro Sud
è enormemente aumentato e si sono
fatti grossi passi in avanti sia nell’edu-
cazione che nell’assistenza attraverso
la costruzione di numerose scuole, di
università e di strutture ospedaliere.
Quelle scuole, università e ospedali
hanno, però, ancora bisogno del nostro
aiuto perché non ritornino nello stato
di degrado e abbandono di un recente
passato, ha dichiarato Laforgia.
A questo punto, l’ortopedico barese ha
presentato tre giovani medici: France-
sco di Gennaro, Federica Laterza e An-
nalisa Saracino, che hanno soggiornato
o sono in partenza per l’Africa. I tre
volontari hanno mostrato video, imma-
gini suoni e colori di un continente in
cui si affaccia non solo speranza ma
una concreta occasione di riscatto. Il
lavoro instancabile di Francesco presso
l’ospedale di Wolisso in Etiopia ha aiu-
tato un numero crescente di persone a
curarsi dalle malattie più semplici, da
quelle infettive a quelle più complicate.
Il giovane medico pugliese ha mostrato
come quest’ospedale curi un bacino di
utenza di circa 1 milione di persone. In
particolare nel paese ci sono 5 cliniche
di ortopedia con circa 10 specialisti
mentre i traumi dovuti agli incidenti
con autoveicoli diventano sempre più
frequenti a causa del numero crescente
di mezzi di trasporto in circolazione sul-
le poche strade. Uno dei primi obiettivi
del CUAMM è quello di creare una rete
di medici di base che dia immedia-
to sollievo alla popolazione ed aiuti a
decongestionare i pochi ospedali sul
territorio.
Federica soggiornerà 6 mesi a Chiulo
in Angola, dove conta di aiutare sem-
pre più madri a partorire in maniera
assistita. È specializzata in ginecologia
e ha mostrato le situazioni di degrado
igienico sanitario sia dei reparti che
degli strumenti prima, durante e dopo
il parto. Si stima che in tutta l’Africa
muoiano all’incirca 250.000 madri e
altrettanti neonati nei primi giorni di
parto. Un parto ogni 16 è a rischio,
mentre questa frazione scende a 1 ogni
2.800 nei paesi sviluppati. Il CUAMM
vuole raddoppiare i parti assistiti por-
tandoli da 25 a 50 mila nel giro di 1-2
anni e soprattutto educare più ostetri-
che locali ad assistere le partorienti.
Annalisa, che per un anno ha insegna-
to ai tirocinanti medici, ha raccontato
la storia di due ragazzi che per primi
nel 2007 si sono laureati in medicina
presso l’Università Cattolica del Mo-
zambico, grazie alle borse di studio di
famiglie italiane e ai sacrifici dei propri
genitori. Acquistare un libro, avere un
computer, comprare i basilari ferri del
mestiere sono conquiste che si rag-
giungono spesso tramite lavori extra da
parte dei ragazzi e delle loro famiglie.
Questi sacrifici hanno permesso ad un
intera nazione di ricominciare a vivere.
S
tefano
M
arrone
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