Rotary | Luglio Agosto 2013 - page 76

FOCUS
/ OBIETTIVI DEL MILLENNIO
LE DISUGUAGLIANZE TRA ORFANI E “NON
ORFANI” NELL’ACCESSO ALL’ISTRUZIONE
STANNO DIMINUENDO
Nel 2009 si stima che circa 17,1 milioni di bambini vivano
nel mondo avendo perso uno o entrambi i genitori a causa
dell’AIDS; 15 milioni di questi bambini vivono nell’Africa
Sub-Sahariana.
Negli ultimi tre decenni, c’è stato un aumento d’attenzione
e di investimenti per la protezione, la cura, e il supporto di
bambini affetti da HIV/AIDS. Il monitoraggio dati nazionale
mostra che questi investimenti stanno dando i loro frutti.
Molti stati nell’Africa Sub-Sahariana hanno fatto significanti
progressi verso una eguale percentuale di frequenza scolasti-
ca tra bambini orfani e “non-orfani” tra i 10 e i 14 anni di età.
Anche il numero di test per l’HIV effettuati dagli abitanti
rimane basso in alcune regioni, in particolare tra i ragazzi.
Per loro c’è una difficoltà di accesso comparabile a quella
del programma di salute materna per giovani donne, con cui
si provvede ai test e alle cure per la prevenzione del contagio
madre-figlio. In nove degli undici paesi presi in analisi, meno
del 20% di uomini è stato sottoposto al test per l’HIV.
Recenti campagne mediatiche hanno dimostrato che esiste
la possibilità di raggiungere molti adolescenti, con messaggi
mirati per la prevenzione dell’HIV, che incrementino la loro
consapevolezza e ne migliorino il comportamento. Tali cam-
pagne sono efficaci soprattutto se i messaggi contengono
anche nozioni di educazione sessuale e altri contenuti comu-
nicativi tipicamente adolescenziali.
In Kenia e Zambia, una fiction televisiva ha raccontato le
vicende di alcuni amici, che tentavano di restare a galla nelle
turbolente acque della vita, tra amore e HIV. Come ambien-
tazione l’Università di Nairobi. Una ricerca rivelò che il 60%
dei giovani di Nairobi seguì la fiction in tv, e il 90% di loro
riferì in seguito di aver modificato il proprio atteggiamento
mentale nei confronti del test per l’HIV, riguardo al rapporto
simultaneo con più partner, e in merito ai tabù che riguardano
la malattia. La messa in onda della fiction tv a Trinidad e a To-
bago produsse simili effetti positivi. In Ucraina, nel dicembre
2009, un milione di persone si sintonizzò per seguire per la
prima volta un film focalizzato sui giovani e le loro prospettive
future, in un contesto di comportamenti a rischio e diffuso
uso di droghe. Una successiva indagine rilevò che il 42%
degli spettatori aveva parlato del film ad amici e conoscenti, e
che il messaggio relativo al sesso non protetto era arrivato in
modo chiaro ai giovani.
Le innovazioni tecnologiche create per migliorare le cure
dell’HIV, così come quelle per trasmettere le informazioni,
sono particolarmente adatte per i giovani, molti dei quali
connessi attraverso cellulari, internet e televisione.
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ROTARY
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