Rivista Rotary | Marzo 2015 - page 26

FOCUS
26
ROTARY
marzo 2015
Ad Abuja, capitale della Nigeria, i soci del RC di Abuja - Gwa-
rinpa si sono basati sulle esperienze maturate nell’immuniz-
zazione e nella sensibilizzazione contro la poliomielite per
informare la comunità sul virus Ebola. In poche settimane,
i soci del Club hanno viaggiato su un furgone sanitario per
portare le informazioni agli abitanti di diverse aree e per
parlare di misure di prevenzione attraverso le stazioni radio
locali. Ama Umoren, past presidente del Club, ricorda che la
gente era assetata di notizie circa la malattia; avevano sentito
parlare di ebola e ne avevano paura. Anche se il virus non ha
mai raggiunto il lontano nord, ha generato la necessità di edu-
cazione all’igiene, e il ruolo del Rotary è stato fondamentale.
I Paesi più colpiti dall’epidemia del virus ebola dispongono di
infrastrutture fragili e dovranno ristrutturarle una volta termi-
nata l’emergenza. In Liberia e Sierra Leone, il Fondo Moneta-
rio Internazionale stima che la crescita economica potrebbe
diminuire del 3,5 per cento a causa delle miniere abbandona-
te, dell’agricoltura e dei servizi compromessi. “E sarà molto
difficile per le imprese, per i cittadini, per il sistema sanitario
- dice Sam Mitchell, presidente del club Sinkor – procedere
senza una revisione completa del sistema Paese. Il Rotary
può aiutare con programmi sostenibili su tutti questi temi”.
Il Club Monrovia sta valutando come fornire borse di studio
per la formazione di infermieri, paramedici e assistenti socia-
li. Poi c’è il riflesso della crisi epidemica sulle persone: molti
dei guariti dal virus sono rifiutati dalla comunità, incapaci
così di trovare lavoro. Gli orfani sono ostracizzati per paura di
contaminazione: alcuni bambini, troppo piccoli per conoscere
i nomi dei loro parenti più stretti, sono lasciati a se stessi. Ai
primi di ottobre, l’UNICEF ha fissato il numero di orfani da
ebola a circa 3.700 - un numero che è probabilmente desti-
nato a crescere.
Cooper-Enchia ricorda un aneddoto sentito da un operatore
di pompe funebri che stava andando a prendere il corpo di
una donna e ha trovato un bambino di sei mesi che cercava
aiuto. Il bambino piangeva, ma per paura di prendere il virus,
nessuno gli andava in aiuto. “È contro la natura umana negare
aiuto a chi ha bisogno: che cosa è successo a quel bambino?”,
chiede lei con voce strozzata. “È la nuova realtà. Ora è questa
la situazione. È difficile trovarsi a pensare a tutti gli orfani che
incontriamo ogni giorno. Semplicemente non li tocchiamo”.
D
iana
S
choberg
IN ALTO:
i membri del Club Monrovia hanno ricevuto il sostegno di
oltre 100 altri club nel loro impegno per fermare l’epidemia.
AL CENTRO:
il Club ha donato forniture mediche in collaborazione
con gli operatori sanitari africani che vivono negli Stati Uniti.
IN BASSO:
le scuole sono rimaste chiuse a causa del focolaio; i
rotariani hanno aiutato a distribuire i pacchetti per i compiti a casa
per permettere ai bambini di studiare.
A DESTRA:
i rotariani spiegano ai membri della comunità come
agisce il Rotary.
1...,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25 27,28,29,30,31,32,33,34,35,36,...68
Powered by FlippingBook